Genesi 2:5

4 Versetti 4-7

È dato qui un nome al Creatore, "Jehovah". Laddove la parola "Signore" è stampata in lettere capitali nelle nostre Bibbie inglesi [l'autore si rifà alla Bibbia King James Version; nella Nuova Riveduta, a cui si rifà la presente traduzione, il nome porta solo la prima lettera maiuscola (nota del traduttore)], nell'originale è "Jehovah". Jehovah è quel nome di Dio indicante che solo lui ha esistenza in sé e che dà esistenza a tutte le creature e le cose. Ulteriori notizie ci vengono date delle piante e delle erbe perché esse sono furono create e scelte per essere cibo per l'uomo. La terra non produsse i frutti da sé stessa: questo è stato fatto dalla potenza dell'Onnipotente. Così la grazia nell'anima cresce non da sé stessa secondo natura, ma è opera di Dio. La pioggia è anche un regalo di Dio: non è apparsa finché Dio il Signore non lo volle. Sebbene Dio usi degli strumenti, quando vuole Egli può fare qualsiasi cosa senza di essi e sebbene non dobbiamo tentare Dio trascurando quegli strumenti, dobbiamo tuttavia avere fede in Dio, sia nell'uso sia nell'esigenza di essi. In un modo o in un altro Dio annaffierà le piante del suo campo. La grazia divina scende come rugiada e annaffia la chiesa senza fare rumore. L'uomo è stato tratto dalla polvere, la stessa che ricopre la superficie della terra. L'anima, invece, non è stata tratta dalla terra come il corpo, eppure deve occuparsi e preoccuparsi delle cose terrene. A Dio dobbiamo daremo conto di come abbiamo impiegato le nostre anime: se le abbiamo perse, sebbene abbiamo guadagnato il mondo, abbiamo fallito per l'eternità! Gli sciocchi non riguardano alle proprie anime ma hanno massima cura dei loro corpi prima ancora che delle loro anime.

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